Borgo di Petrella Guidi
Petrella Guidi è un affascinante borgo fortificato di Sant'Agata Feltria, e la sua vista è u incanto anche a distanza.
Non si può perdere l’incanto di questo borgo che ha mantenuto intatto il suo originario aspetto. Le abitazioni in pietra su stretti vicoli in acciottolato, sono sovrastate dalla Torre a testimoniare indomita il suo potente ruolo.
La porta del Castello vede scolpiti i simboli del potere: gli stemmi dei Malatesta e della Chiesa.
Le origini sono remote e i reperti ritrovati rivelano tracce romane.
Ai piedi della Torre c'è un omaggio del poeta Tonino Guerra a Federico Fellini e Giulietta Masina.
Il Campo dei nomi
“In questo piccolo borgo aggrappato ai monti, c’è un prato d’erba quieta sulla quale sono state posate le lastre di marmo dedicate a Federico Fellini e Giulietta Masina. Un santuario dove si onorano i nomi di chi ha regalato all’umanità arte e commozione.”
Con queste parole Tonino Guerra descrive il luogo di pace a Petrella Guidi che ha voluto dedicare a Federico Fellini e Giulietta Masina, da qui la denominazione Il Campo dei nomi.
Da non perdere la Fiera del tartufo bianco pregiato manifestazione nazionale che si tiene ogni anno nelle domeniche di ottobre.
Un po' di storia
Le origini di Sant’Agata Feltria e del borgo di Petrella Guidi risalgono al periodo Pre-Romano con popoli di agricoltori, pastori e cacciatori, stabilizzati nelle sue foreste, forse Solonati di origine centro italica.
Nel 600 d.C., quando dal Monte Ercole, uno dei luoghi di maggiore incanto della Valmarecchia, si staccò una roccia, si narra che venne edificata una chiesa dedicata a Sant’Agata, attorno alla quale si sviluppò l’agglomerato urbano.
Dalla fine dell’800 il borgo appartenne a vari feudatari, fra essi i Malatesta, i Montefeltro e infine i Fregoso, che diedero il nome alla Rocca, del X secolo, restaurata da Francesco di Giorgio Martini nel 1474. Sotto i Fregoso, il bel centro storico si arricchì di nuovi edifici, come il seicentesco Palazzone, che ospita il Teatro Angelo Mariani, uno dei più antichi d’Italia, con struttura interamente in legno. Qui è nato uno dei più importanti compositori, Angelo Berardi, che nei suoi scritti cita le origini e i maestri locali.