Pennabilli. Sentiero naturalistico dell’Alta Valmarecchia

“L’infanzia del mondo” , un sentiero dedicato a Tonino Guerra.

Pennabilli, incastonato tra le dolci colline della Valmarecchia, è un luogo dove arte, storia e natura si intrecciano in un abbraccio unico. Questo borgo è un museo a cielo aperto che invita i visitatori a scoprire angoli di straordinaria bellezza e suggestione.


Prepara le scarpe da trekking e lasciati trasportare in un mondo dove ogni pietra racconta una storia e ogni angolo nasconde una sorpresa.

Lunghezza percorso: km 9,5
Tempo di percorrenza: 3 ore circa, a piedi

Prima tappa Associazione Culturale Tonino Guerra, dove le opere del poeta prendono vita in un museo vibrante e creativo

Il viaggio inizia qui, tra opere, disegni e installazioni che raccontano la visione poetica del Maestro. Un luogo dove arte e memoria convivono in un’atmosfera magica,  un luogo vivo, sede dell’associazione culturale.

Seconda tappa La roccia di Tonino

Incastonata nella pietra del Roccione si trova in uno splendido terrazzo del giardino della "Casa dei mandorli", dove il Maestro ha vissuto gli ultimi anni. Qui il panorama abbraccia il Canaiolo, luogo che Tonino definiva "l'infanzia del mondo". 

Capirai subito perché.

Terza tappa Il Santuario dei pensieri

Tra le mura dell’antico castello di Penna questo giardino orientaleggiante e molto suggestivo ospita sette enigmatiche sculture in pietra, che suscitano echi nel cuore, nella mente e nell’anima del visitatore.
È un momento di pura introspezione. Silenzio, natura e bellezza.

Quarta tappa L'Angelo coi baffi

Una installazione insolita e curiosa nella Chiesetta dei Caduti che trae origine da un’omonima poesia dedicata a un angelo “che non era capace di far niente” e invece di volare nel Paradiso, scendeva nel Marecchia a dar da mangiare a degli uccelli impagliati, che un giorno aprirono le ali e presero il volo.

Un’installazione tenera e surreale, una poesia che prende forma, e forse… anche un sorriso.

Quinta tappa Il Canaiolo

Immergiti nella natura in questo angolo di Valmarecchia caratterizzato da fessure create da antichi torrenti e grandi massi, un paesaggio primitivo e suggestivo, con acque cristalline e fresche anche nelle giornate più calde.  

Il luogo perfetto per una pausa e per un click da portare nel cuore.

Sesta tappa L’orto dei frutti dimenticati

Chiudi il cammino tra piante rare e sculture poetiche. Qui i frutti antichi come il biricoccolo e l’azzeruolo raccontano storie di tempi lontani e sapori ritrovati.

Tra piante rare, sculture e opere d’arte dedicate a maestri come Fellini e Tarkovskij, questo luogo ti invita a riscoprire l’amore per la terra e il passato.

Consigli da vero pro

  • Scatta una foto ai borghi di Villa Maindi e Ca’ Fanchi, piccole perle immerse nel verde e al  Molino Donati.
  • Fa una sosta al Museo naturalistico del Parco Sasso Simone e Simoncello, con diorami che ti faranno conoscere la fauna locale.
  • Scarpe comode, borraccia e spirito curioso: ricorda che il viaggio perfetto inizia così.