Itinerario mariano tra Rimini, Valconca e Valmarecchia
Un percorso spirituale di profonda intensità tra i luoghi della devozione mariana, molto antica nel riminese e sempre di grande rilievo come dimostrano anche le dedicazioni delle chiese parrocchiali, almeno per un quarto intitolate alla Vergine. Importanti edifici dedicati alla Madonna sorgono tanto nei centri abitati quanto isolati tra i campi e i monti. Ecco un itinerario tra alcuni di questi luoghi, permeati di fede, tradizione e grande religiosità.
Il nostro percorso parte dal comune di Gemmano; sulla collina, sulla sponda destra del Conca, troviamo il santuario della Madonna di Carbognano, sorto intorno all’anno 1260 quando un gruppo di frati francescani costruì sui resti dell’antico tempio romano un piccolo convento consacrato a san Francesco. Nell’anno 1500 la chiesa venne poi consacrata alla Madonna, la cui popolarità aumentò notevolmente nel corso degli anni, ospitando migliaia di pellegrini spinti dalla preghiera e dalle grazie ricevute.
Rimanendo nella vallata del fiume Conca ma spostandoci più verso l’entroterra riminese, arriviamo al santuario mariano più celebre e frequentato, quello della Madonna di Bonora a Montefiore. È sorto attorno ad una immagine della Madonna che allatta, fatta dipingere da un eremita in una piccola cella che si era costruito fra i boschi. Tale immagine conserva ancora l’arcaica atmosfera trecentesca e domina dall’altar maggiore la chiesa, a rammentare secoli di devozione e di preghiera, che portano qui fino a 500.000 fedeli all’anno. Nel 1833 ci fu anche un fatto clamoroso che aumentò la fama di questo luogo: una ragazza gravemente ammalata, data da tutti per spacciata, decise di recarsi a pregare di fronte all’immagine della Madonna. Trascinandosi a fatica, pregò intensamente e ritornò a casa completamente guarita. La Curia di Rimini svolse un regolare processo canonico e questo fu il primo miracolo storicamente accertato.
Pochi chilometri e raggiungiamo Trebbio di Montegridolfo per visitare il santuario della Beata Vergine delle Grazie, il cui altare è ornato da una bella pala che raffigura l’apparizione miracolosa della Madonna, dipinta sulla scorta delle testimonianze dei veggenti stessi, nell’anno 1459.
Nel Montefeltro l’immagine mariana più celebre è quella di Pennabilli, che il terzo venerdì di Marzo del 1489 fu vista piangere. Si tratta dell’immagine della Madonna venerata con il titolo di Madonna delle Grazie, dipinta intorno al 1432 nella chiesa degli Agostiniani, intitolata a san Cristoforo e risalente all’XI secolo.
Sempre nel Montefeltro,a Maciano, un’altra apparizione venne riscontrata nella chiesa di Santa Maria dell’oliva. L’edificio è un monumento di straordinario interesse artistico in quanto la struttura si si lega ad una bella serie di architetture che manifestano la diffusione in tutto il Montefeltro delle armoniose forme del rinascimento urbinate.
Spostandoci a Rimini, merita indubbiamente una visita la chiesa della Colonnella, un bell’edificio completato nel 1514 per onorare una miracolosa immagine mariana, un affresco della Madonna con in braccio il suo Bambino, ancora oggi perfettamente conservata. Il tempio è detto della Colonnella per il miliario romano ovvero per l’immagine sacra dipinta sopra un pilastro o parte di piccola colonna.
Tornando nel Montefeltro terminiamo il nostro itinerario a Talamello. Prima di giungere al cimitero del paese sorge una cella che costituisce uno splendido esempio di arte tardogotica. Risale al 1437 ed è interamente ricoperta di affreschi. E' una cella campestre voluta da un francescano, il Vescovo del Montefeltro Giovanni Seclani, che vi è raffigurato, inginocchiato ai piedi della Vergine con il Bambino, fra tante immagini di santi e sotto a scene che raccontano immagini bibliche. La cella un tempo era preceduta da un quadriportico aperto per ospitare viandanti e pellegrini, molti dei quali hanno graffito sugli intonaci dipinti i loro nomi con la data del loro passaggio e talvolta la loro provenienza o la loro destinazione, lasciando preziosissimi elementi per comprendere la frequentazione del luogo.