Museo del bottone

Questo museo  racconta quattro secoli di storia sociale, economica, politica, di costume e di moda. 

Da 8.500 bottoni in mostra nel 2008 ora sono diventati oltre 14.000 arrivati dall’Italia e da 58 nazioni straniere, da tutti i continenti. 

Il bottone è stato nei palazzi dove si decidevano i destini dei popoli e nelle carceri, dove venivano martoriati i detenuti. Da maggio del 2016 sappiamo che è stato anche nello spazio sulle astronavi. Il bottone è in grado di raccontare la storia dell’ umanità, sotto tutti gli aspetti sociali: che sono i vizi e le virtù dell’umanità.

Vi sono i bottoni di ostentazione, di comunicazione, di seduzione, di provocazione, a luci rosse, del gossip, di superstizione, del contrabbandiere, da lutto ma anche quello psicologico e virtuale dei rapporti fra uomini e donne. Il bottone è stato molto birichino e si è prestato  molto al gioco della seduzione. In questo contesto si ha la sorpresa di scoprire  come questi quotidiani accessori del nostro abbigliamento si caricano di particolari significati, ci guidano lentamente nei meandri della storia, evocano epoche, personaggi, condizioni di vita, che si legano non solo alla storia del costume e della moda, ma anche alle vicende politiche ed economiche.

Il Museo è diviso in  settori. 
- Nella sezione delle curiosità dal mondo i bottoni vanno dal 1600 ai tempi nostri.
Vi sono bottoni con le figure di Lorenzo Il Magnifico, Maria Antonietta, Maria Luisa D’Asburgo la seconda moglie di Napoleone ed il loro figlio con il nome di Aiglon , Cinque bottoni con D’Artagnan. I bottoni dei Papi e della gerarchia ecclesiastica.   Le maioliche più famose del mondo. Una disegnata da Pablo Picasso per Coco Chanel negli anni 1920 con un tocco d’oro. Ma anche mosaici, in filigrana, smalto, madreperle, oro, argento zaffiri e pietre dure. e quelli del 1600 Russi, Italiani e Giapponesi. I bottoni dei migliori artigiani del mondo vetrai, incisori, orefici ecc.

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- Altro settore è la Storia sociale, politica, economica di costume e di moda del 1900 e 2000, raccontata attraverso la simbologia dei bottoni. Si raccontano gli avvenimenti che hanno cambiato il mondo; l’emancipazione femminile; la storia della telefonia italiana, della ferrovia, del carnevale di Venezia; la storia dell’Olimpiadi, che non sempre sono servite per lo sport; inizio del turismo; le scoperte delle tombe dei faraoni, Lindbergh la prima trasvolata  dell’atlantico New York – Parigi. Tornando indietro: La Montessori; un bottone prelevato a Birkenau ci permette di parlare dei campi di concentramento delle SS; il logo della Fiat anni 1950 la ricostruzione ed il miracolo economico; la crisi di Cuba; la distensione e le Brigate Rosse; la caduta del Muro di Berlino; le due Torri di New York; i campionati mondiali di calcio del 2006. Questi sono i filoni principali, ma al Museo vi sono tantissimi bottoni che ognuno  è una tessera della nostra storia.
 

Tra le donazioni segnaliamo: la Cristoforetti e Parmitano, due astronauti  italiani, hanno mandato al museio con i relativi documenti, i bottoni  della loro polo, che portavano sull’astronave, ma anche quelli della Talare di Papa Francesco donati al Museo il 04-01-2017.


Visite guidate max 6/7 pax; tel. 339 3483150 (ingresso ad offerta libera).


Non accessibile ai disabili. | Situato nel centro storico.

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