Carne suina di Mora Romagnola
E' d'obbligo un breve cenno su una particolare razza suina dell’Italia centro settentrionale che è stata presa per i capelli e salvata dall’estinzione: la Mora Romagnola.
Viene chiamata “Mora” a partire dalla metà del secolo scorso per il colore del suo mantello marrone scuro tendente al nero. Quella della zona riminese per la verità ha un mantello rossastro con una stella bianca in fronte.
La sua estinzione era in atto se si pensa che dai circa 400 mila capi in Italia dell’inizio Novecento, si è passati ai ventimila degli anni Cinquanta fino a raggiungere le poche decine di unità negli anni Novanta.
Fu in questo periodo che il WWF Italia e l’Università degli Studi di Torino hanno attuato un piano di recupero che vede oggi un migliaio di capi esistenti in Emilia Romagna ed in altre parti del nord Italia. Il merito di questo formidabile recupero va anche attribuito a diversi allevatori locali che hanno continuato nell’allevamento, seppur circoscritto, cercando di evitare la consanguineità con scambi di verri da monta.
E’ un animale robusto, rustico, vigoroso, di taglia media che si attesta sui 250-300 kg alla maturità, cioè dai 18 ai 20 mesi. Si presta per l’allevamento prevalentemente all’aperto ed ingrassa più lentamente delle altre razze suine utilizzate per la produzione industriale. E’ forse anche per questo che fu abbandonata, evidentemente non era ugualmente remunerativa!
La carne è di ottima qualità, utilizzata prevalentemente per la produzione di salumi di pregio.
Al momento in Provincia di Rimini risultano tre allevamenti di Mora Romagnola:
- Azienda Agricola Zavoli Fausto di Saludecio, www.aziendaagricolazavoli.com
- Azienda Agricola I Fondi
- Azienda Agricola Migani www.lecarnirimini.it/it
Esistono tuttavia anche altre realtà, sebbene limitate, dedite esclusivamente all’ingrasso per un numero di capi che va da 3 a 10.