Pennabilli, la Strada delle Meridiane
A Pennabilli, nella parte alta della Valmarecchia, natura e cultura fanno a gara per mostrare le loro peculiarità e la loro bellezza. Non è un caso che Pennabilli ospiti numerosi "luoghi dell'anima" di Tonino Guerra, o che gran parte del suo territorio sia posto all’interno del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello.
Ma a Pennabilli c'è anche un modo singolare per scandire il tempo che passa attraverso 7 meridiane artistiche, un viaggio scandito dagli eventi naturali calcolati con una precisione tecnologica che stupisce e incanta.
Arrivati a Pennabilli, la piazza principale si chiama Vittorio Emanuele II. Da qui inizia la passeggiata lungo la strada delle meridiane.
Si chiama così perchè lungo il suo tragitto sono collocate sette meridiane artistiche od orologi solari, che scandiscono il tempo secondo metodi appartenuti a diverse epoche storiche.
Sono collocate sui palazzi del borgo del centro storico e mostrano il diverso modo in cui nei secoli è stato concepito il tempo.
La meridiana, detta anche più correttamente orologio solare, è uno strumento di misurazione del tempo basato sul rilevamento della posizione del Sole.
Sono state allestine nel 1991, scopriamole insieme:
- “Meridiana dell’incontro” all’interno dell’orto dei frutti dimenticati. È una scultura in bronzo, raffigurante due colombi, che proiettando l’ombra sopra una piattaforma di pietra, si trasforma nei profili di Federico Fellini, amico e collaboratore del maestro Tonino Guerra, e di sua moglie.
La "Meridiana umana" invece è quella in cui la persona si deve sostituire allo "gnomone" posizionandosi al centro del grande quadrante orizzontale per vedere indicata con la sua ombra l'ora solare.
- “Putti intorno ad un pozzo”, un orologio ad ore canoniche, quelle degli uffici religiosi, per intenderci:
la giornata suddivisa in 12 ore, dall’alba al tramonto. La sesta ora di questo orologio corrisponde al mezzogiorno, da cui il detto “fare la siesta” per indicare l’interruzione per il riposo pomeridiano
- “Il sole sopra le colline” è un orologio verticale, definito ad ore europee od oltramontane, che divide il giorno in 24 ore (come ai nostri giorni): la dodicesima ora (mezzogiorno) giace sul meridiano locale, indicandoci che il sole in quel momento è allo zenit e quindi alla metà esatta del giorno solare. E’ detto anche ad ore francesi perché questa misurazione del tempo è stato introdotta in Italia con la dominazione napoleonica. Lo gnomone è inclinato.
- Nel “Martirio di San Sebastiano” le ore sono indicate dalle frecce dipinte nel costato mentre lo gnomone è rappresentato da una freccia vera inserita nell’ascella del martire. La meridiana ha lo stilo perpendicolare al piano, pertanto l’ora va letta all’apice dello stilo. Il 21 giugno, solstizio d’estate, l’ombra della freccia-gnomone, tocca l’apice delle frecce dipinte, mentre il 22 dicembre, solstizio invernale, tocca i punti in cui le frecce si conficcano nel corpo. Segna solo le ore del mattino.
- “Isola sul mare” si basa su di un metodo di suddivisione del tempo in uso presso le popolazioni italiche dal medioevo fino alle riforme introdotte da Napoleone: il giorno era diviso in 24 ore iniziando a contarle al tramonto. Questo sistema ci permette di sapere quante ore ci separano dal tramonto sottraendo da 24 l’ora segnata dallo stilo. Al solstizio d’inverno, l’ombra tocca gli apici alti delle linee, al solstizio d’estate tocca gli apici bassi.
- Un quadro a pastello di Tonino Guerra dal titolo “L’anatra dal collo azzurro”è una meridiana ad ore europee o oltramontane: indica le ore del mattino fino alle ore 13.
- “L’orologio sulla spiaggia” è una meridiana ad ore europee o oltramontane come la precedente.