Un itinerario tra valle del Conca e del Marano

Questo itinerario si snoda nel territorio dei due parchi fluviali del Conca e del Marano e tocca un contesto paesaggistico e storico di notevole interesse.

Si parte dal porticciolo di Portoverde di Misano Adriatico, caratteristico per i suoi fabbricati in stile mediterraneo che fanno corona alla darsena dove sono ormeggiate numerose imbarcazioni da diporto. 

Seguendo il percorso si attraversa la statale e si raggiunge  il Misano World Circuit Marco Simoncelli, sede di importanti competizioni internazionali.  Giunti all’incrocio con la strada per Morciano di Romagna, in località Cella, l’itinerario prosegue per Misano Monte.

Qui si può godere dall’altro il panorama della costa. Giunti al bivio per Coriano si prosegue per San Clemente attraversando la località Castelleale, così denominata in onore di Leale Malatesta che nel luogo fece costruire una residenza  in campagna fortificata.

 

Il centro di San Clemente  è costituito da un piccolo borgo medievale racchiuso da una cinta muraria di origine malatestiana solo in parte ancora visibile. Particolarmente suggestiva la chiesa parrocchiale ottocentesca che si affaccia sulla piazza principale del paese nella quale si possono ammirare pitture del 700.

 

Raggiungiamo poi Coriano, nella vallata del fiume Marano, quasi al centro del territorio provinciale. Comprende sia terreni di pianura, con una fiorente agricoltura, oltre a  numerose attività artigianali e  industriali, che terreni di bassa collina caratterizzati da una grande diffusione di vigneti dai quali si ottiene un ottimo vino. Anche a Coriano la famiglia Malatesta possedeva un castello, risalente al XV sec. del quale oggi è possibile vedere solo i resti di quello che fu l’ingresso, la torre e parte della cinta muraria. Numerose sono le sagre tra cui quella della dell’oliva e dei prodotti autunnali.

 

Montecolombo tutto l'abitato ha mantenuto una struttura medioevale ben riconoscibile: bella la porta di ingresso con le sue forme malatestiane e degne di nota sono le mura di cinta. Nel complesso si inserisce anche la torre dell'orologio. Notevole e pregiata è la produzione di vini, data la presenza di numerose aziende agricole ed agrituristiche sul territorio. Numerosi sono i vini DOC, spesso fregiatisi di riconoscimenti e premi in tutta la Regione. E numerosi sono anche gli oli DOP di elevato pregio. Questo comune vanta la presenza di un grande numero di agriturismi, con una consistente offerta ricettiva. Tutte le aziende si caratterizzano per coltivazioni e produzioni di pregio ed altamente qualificate dal punto di vista della qualità.

 

Adiacente a Montecolombo, nello stesso comune, c’è Montescudo un borgo che merita di essere visitato perché conserva una massiccia cinta muraria fatta erigere da Sigismondo Pandolfo Malatesta. La sua impressionante altezza ed inclinazione avrebbe dovuto assicurare l'inespugnabilità della fortezza. Da non perdere anche la Torre Civica risalente al 1300,  la straordinaria singolare ghiacciaia (di epoca malatestiana) posizionata sul fianco del piazzale principale, i camminamenti ipogei, i passaggi segreti che dalla torre di vedetta lato mare portano alla rocca, il pozzo e la ripida scalinata. La ghiacciaia un tempo era utilizzata per conservare, fino ad estate inoltrata, la neve ghiacciata che veniva poi venduta ai paesi rivieraschi e utilizzata per la conservazione del pesce.

Fra le manifestazioni di carattere folcloristico e culturale organizzate dal comune, segnaliamo  la sagra della patata che si svolge nel mese di agosto.  La patata di Montescudo è una varietà di patata tipica della zona, coltivata da secoli in questo territorio per via delle particolari caratteristiche del terreno. 

 

Lasciata Montescudo ci dirigiamo verso Trarivi. Qui si consiglia una sosta al Museo della Linea Gotica Orientale nella Chiesa della Pace, dove è conservata una ricca documentazione che ricorda i tragici eventi della seconda guerra mondiale.

Al cimitero di Trarivi, svoltando verso sinistra si raggiunge Vallecchio. La strada scende ripida fino al “guado”, percorribile anche in auto, sul torrente Marano. Oltrepassato il torrente si svolta a destra verso Ospedaletto, costeggiando il fiume. 

 

La strada si snoda proprio al centro del Parco del Marano, un’area protetta.  Dopo l’abitato di Ospedaletto, si svolta a destra per la frazione di San Salvatore superata la quale si arriva al bivio che rimette sulla Strada Statale che da Coriano porta a Rimini. Merita una sosta, proprio  sulla strada, la visita alla Pieve di San Salvatore (XII sec.). Nella sua semplicità costruttiva conserva pressoché inalterata l’architettura originaria con una bella facciata in pietra arenaria inframmezzata da materiale laterizio. 

Solo a questo punto, ci si avvia alla conclusione dell’itinerario, e si torna verso il mare.