Sogliano al Rubicone, la città che parla

Khalil Gibran ha scritto: “Se ti sedessi su una nuvola non vedresti la linea di confine fra una nazione e l’altra, né la linea di divisione tra una fattoria e l’altra. Peccato che tu non possa sederti su una nuvola.”

 

Sogliano al Rubicone è leggermente fuori dai confini della Riviera di Rimini, ma se ci immaginiamo seduti su quella nuvola, questo viaggio può essere davvero una sorgente di emozioni.
Ma andiamo con ordine e partiamo dal “dove”.

 

Siamo nella provincia di Forlì Cesena, appena più a nord dalla Riviera di Rimini, in un luogo un po’ sospeso fra il mare Adriatico e gli Appennini, che già meriterebbe una visita anche solo per il paesaggio, le bellezze architettoniche, i monumenti, le case borghigiane, i musei e le manifestazioni paesane.

Eppure, spostandoci dal “dove” al “perché”, le motivazioni per visitare Sogliano al Rubicone sono davvero tante.
Sogliano è una città che parla e lo fa attraverso la voce dei suoi abitanti che hanno costruito, nel tempo, piccole perle da visitare e conoscere, musei e mostre permanenti, frutto della passione, interesse, studio e archiviazione di uomini dal cuore grande.
Ci può essere qualcosa di più vero ed emozionante di tutto questo?

Se parliamo di storia, il Museo Linea Christa ha visto la luce nel 2006 grazie all’opera e allo studio di alcuni collezionisti soglianesi che si sono riuniti in una associazione e hanno raccolto materiali bellici utilizzati dagli eserciti nella seconda guerra mondiale.
La guida che apre le porte del museo è ancora meglio di un libro di storia, e ti accompagna in un viaggio che ripercorre uno dei periodi più difficili per la città, ricreando all’interno di una grotta una sequenza di audio che riproduce i fragori dei bombardamenti aerei del 1944.

Ma Sogliano celebra anche la storia antica, e lo fa con un Museo dedicato a Leonardo da Vinci che nel 1502 percorse la Romagna al seguito di Cesare Borgia.
Anche qui è il racconto della guida a fare la differenza, insieme alle copie dei manoscritti di Leonardo che ha documentato una straordinaria panoramica del Rinascimento Romagnolo e una sezione etnografica con usi e costumi di questa tradizione.

E sempre grazie all’ingegno e alla passione dei soglianesi ha avuto origine anche il Museo Minerario.


Per non dimenticare un pezzo di storia importante, sono stati Marco Pellegrini e Pier Raffaele Palmi - due soglianesi doc - a voler costituire un’Associazione per lo studio e la valorizzazione delle miniere carbonifere del territorio che dall’inizio dell’800 fino agli inizi del ‘900 hanno rappresentato un’importante fonte di sostentamento per tutta la città.
Un lavoro di ricerca e analisi che continua ancora oggi con grande entusiasmo e passione.

 

 

Il viaggio fra i musei potrebbe anche concludersi qui, ma gli abitanti di Sogliano hanno davvero mille risorse e mille interessi.
Come quelli di Roberto Parenti, che da ragazzino veniva chiamato per andare a pulire le cantine e le soffitte delle case di Bologna. Non veniva pagato, ma poteva portarsi a casa quello che gli piaceva. È stato in quel periodo che ha imparato a conservare e a tenere in ordine oggetti antichi, e grazie alle sue raccolte sono nati altri due musei.

 

Il Museo del Disco d’Epoca è un’ode all’evoluzione della registrazione sonora e comprende, oltre ai 50.000 vinili, in gran parte catalogati, fonografi, grammofoni, dischi Pathè, chitarre autografate da Bruce Springsteen, statuette di terracotta che rappresentano i personaggi più famosi della storia musicale.
E anche qui potremmo fermarci, già sazi da così tanti patrimoni artistici e culturali.
Ma a pochi metri di distanza da questo mondo fatto di musica e note il viaggio continua in un altro Museo, chiamato Museo di Arte Povera, che tutto sembra tranne l’aggettivo qualificativo “povero.”
Si tratta davvero di una raccolta unica nel suo genere, dove accanto a libri e antichi codici si conserva una pregiata collezione di valentine d’amore, calendarietti settecenteschi, manifesti in stile Liberty, Pop-up raffinatissimi e pregiate stampe art decò.

 

Infine, siccome sempre in Romagna, è d’obbligo parlare di cibo e tradizioni tipiche.
Iniziamo con il Formaggio di Fossa, la cui origine risale al secondo millennio a.C. per poi svilupparsi in epoca romana e nel medioevo.
A Sogliano molte famiglie producevano e conservavano il formaggio attraverso l’infossatura, tradizione che nel tempo è diventata una caratteristica del luogo.
Nel 2009 il Formaggio di Fossa è stato premiato con il conferimento della DOP come prodotto unico e irripetibile.
Dal 1974, l’apertura delle fosse ricorda la tradizione della cosiddetta ''sfossatura'' attraverso una fiera che anima tutta la città.
E siccome in Romagna, quando si parla di cibo, si parla anche di piada e Sogliano al Rubicone ha qualcosa da raccontare anche su questo prodotto.
Merita certamente una visita l’officina del Tegliaio di Montetiffi, che porta avanti la plurisecolare arte della produzione di teglie per la cottura della piada utilizzando esclusivamente metodi artigianali parte dalla lavorazione di un masso di argilla fino a farlo diventare il piatto tintinnante dove si cuocerà la Piada.
Dall’officina del tegliaio, all’Abbazia di Montetiffi, ci sono solo pochi minuti di strada, e si entra in un borgo dal grande valore naturalistico e storico-artistico.
All’interno dell’Abbazia di San Leonardo costruita in pietra concia che risale al XI secolo, sono conservati affreschi della scuola riminese del Trecento, una fonte battesimale del XVII, ed epigrafi del secolo XIV.

 

Cos’altro aggiungere?
Quando lascerai Sogliano al Rubicone porterai a casa un racconto straordinario, fatto di passioni, amore per il territorio, ospitalità infinita, voglia di viaggiare ancora, passeggiate e risate a cavallo, cultura e saggezza popolare, il sapore del formaggio di fossa DOP, l’infinita storia della piadina e delle teglie per cuocerla, e mani che si stringono per salire su un campanile del 1100 del quale abbiamo già detto tutto ciò che sappiamo.

Per informazioni

Ufficio Turistico Comune di Sogliano al Rubicone
Piazza della Repubblica, 35

Tel. 0541.817340
ufficioturistico@comune.sogliano.fc.it 
https://www.visitsoglianoalrubicone.it/