Borgo San Clemente

Il borgo di San Clemente è di epoca malatestiano e ancora oggi sono ben visibili le sue origini.

Le mura malatestiane racchiudono come un tempo il cuore del centro storico ed il complesso detto di Castelleale a qualche km dal paese. 
E' uno dei rari esempi rimasti nel riminese di edificio che è nel contempo grande fattoria e villa fortificata, costruito nel 1388 da Leale Malatesta, vescovo di Rimini.

Le parziali distruzioni ed i rifacimenti dei secoli successivi hanno modificato profondamente la struttura originaria che, tuttavia, all'occhio attento ed esperto rivela la sua chiara origine medioevale. 
In piazza Mazzini vi giunge l’unica strada che taglia il centro storico e su essa si affacciano la Chiesa Parrocchiale, il Municipio e la porta di ingresso con Torre civica di epoca barocca, con lapide dedicata al poeta Giustiniano Villa, uno dei padri della poesia dialettale romagnola. 

Tante le cose da vedere una volta arrivati a San Clemente.

La Chiesa di San Clemente costruita nel 1836 sulla trecentesca Chiesa dei frati di cui resta qualche traccia all’interno conserva una tela di Giovanni Battista Costa, interessante pittore settecentesco riminese, raffigurante la Sacra Famiglia. L’altare maggiore è in scagliola con la statua di San Clemente. La cappella di destra è dedicata al Crocifisso, quella di fronte, alla Sacra Famiglia. Sotto il presbiterio troviamo una cisterna chiamata “pozzo dei Frati” risalente al 1370. 

Le mura e bastioni sono ricordi malatestiani  ancora presenti e beninseriti nel tessuto urbano di San Clemente. Le mura coi bastioni poligonali racchiudono come un tempo il centro e ne offrono l’identità medievale. 

Giugno e Luglio sono mesi ricchi di eventi dedicati alla valorizzazione del vino e della buona musica.

San Clemente è una “Città del Vino” con numerosi  produttori e il suo Sangiovese che qui ha ottenuto diverse DOC. Notevoli le varietà che si devono alla diverse posizioni e caratteristiche dei terreni su cui crescono le viti: da quelli più alti affacciati sul mare a quelli sulle terre argillose più vicine al fiume. 

Un po' di storia

San Clemente è stato oggetto di un recente restauro insieme ai resti della Rocca con torri poligonali, edificate da Sigismondo Pandolfo Signore di Rimini. Notizie sul suo “Castrum” si hanno nel 962 quando Ottone I ne fece dono ai Conti di Carpegna.

Tranquillità e pace regnano in questo borgo che non fu troppo assoggettato alle lotte tra signorie e poté godere, grazie alla sua posizione, di una certa intima serenità, che lo portò ad avere il controllo della media valle del Conca, sebbene in antitesi con Montefiore e Saludecio.

Diversi borghi di campagna mantengono interessanti tracce medioevali e rinascimentali.

Da segnalare i bei complessi di Agello e Castelleale, a qualche chilometro dal centro. Oggi il paese oltre ad avere una fiorente attività agricola punta decisamente verso l’offerta enogastronomica e alle iniziative di salvaguardia delle tradizioni.