Palazzi dell'Arte Rimini

Nuovo Museo di arte moderna e contemporanea di Rimini

Un prestigioso spazio espositivo ricavato all’interno dei più antichi edifici medievali del centro storico, il duecentesco Palazzo dell’Arengo e il trecentesco Palazzo del Podestà, che insieme a Palazzo Garampi, al Teatro Galli e alla Pescheria si affacciano sulla Piazza Cavour, cuore della città. 

All’interno di questo suggestivo contesto, interessato da un primo intervento di riqualificazione, trova casa la Collezione della Fondazione San Patrignano, raccolta di opere donate di affermati artisti contemporanei del panorama italiano e internazionale in costante espansione, avviata nel 2017 con il coordinamento curatoriale di Clarice Pecori Giraldi. Il progetto non si limita a fare di una collezione di arte contemporanea un museo, ma mette in connessione la cultura, il sociale, il territorio e lo sviluppo delle persone.

Oltre alla collezione permanente è previsto anche uno spazio dedicato a esposizioni temporanee, che vuole essere punto di riferimento per gli artisti contemporanei, italiani e internazionali.

La centralità e l'importanza del luogo destinato ad accogliere il nuovo museo, insieme al valore artistico delle opere che vi sono esposte, ha suggerito, durante la progettazione, l'idea di mettere in dialogo il contemporaneo con l'antico, imprescindibile terreno di studio e di ispirazione creativa. Di qui la scelta di riservare il posto d'onore all'interno dell'esposizione ad un'opera straordinaria, l'affresco del Giudizio Universale realizzata dai pittori della Scuola Riminese del Trecento sotto la guida del suo più importante esponente: Giovanni da Rimini.

Il timpano del Giudizio universale di Giovanni da Rimini rimarrà collocato per 18 mesi nella sala dell’Arengo del Comune di Rimini, con l’intento di dare un nuovo risalto a quel periodo luminoso per la storia dell’arte che è il Trecento Riminese.

Sul retro dei due palazzi mediovali si apre il Giardino delle Sculture che sfuma negli esterni del Museo. Un giardino di sculture aperto al pubblico, allestito su progetto di Luca Cipelletti, che creano un percorso da vivere sia come spazio museale che come giardino all’italiana dove potersi rilassare. Le opere, come per l’intero museo, sono donate da artisti, collezionisti, galleristi o benefattori al museo che ha l’obbligo di esporle per 5 anni. Oggi il giardino espone lavori di Chen Zhen, Piotr Uklanski, Kiki Smith, Arnaldo Pomodoro, Giuseppe Penone, Paul Kneale e Alberto Garutti, e possono essere ammirate sia  come percorso aggiuntivo alla visita al museo sia da chi desidera soltanto passeggiare nel verde (ingresso libero).

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