Tonino Guerra e i Luoghi dell’Anima

Tonino Guerra è stato poeta e sceneggiatore di fama internazionale. E’ nato il 16 marzo del 1920 a Santarcangelo di Romagna dove ha fatto ritorno dopo trent’anni a Roma. E' vissuto a Pennabilli fino alla fine.


La sua carriera letteraria è puntellata di prestigiosi riconoscimenti, così come quella cinematografica, nell’ambito della quale si è occupato di sceneggiatura scrivendo per i più grandi registi del mondo, tra cui Vittorio De Sica ai fratelli Paolo e Vittorio Taviani, Francesco Rosi, Theo Anghelopulos, Andrej Tarkowskij, Michelangelo Antonioni, Federico Fellini.


Ma Guerra non è solo questo, è artista multidisciplinare e si dedica alla pittura, alla ceramica, all'architettura del paesaggio e all'ideazione artistica a tutto campo che lo porta a realizzare fontane, allestimenti, installazioni, giardini, arredi. Pertanto le sue opere sono rintracciabili in tutto il territorio della provincia di Rimini e vanno cercate per la loro bellezza e il fascino misterioso.
Così i parchi, le fontane, i giardini, ma anche i ristoranti, gli alberghi, che portano la sua firma e che ha definito I Luoghi dell’anima, strutturano un percorso che sollecita l'anima e muove la fantasia. Partendo dall’Alta Valle del Marecchia, uno dei luoghi da visitare è Torre di Bascio frazione di Pennnabilli, dove ha creato Il Giardino Pietrificato “per non dimenticare i grandi personaggi”.

 

A Casteldelci ha posizionato La Grande Rosa in omaggio ai caduti, a Petrella Guidi le parole che ricordano Federico Fellini e Giulietta Masina e a Sant’Agata Feltria la Fontana della Chiocciola, omaggio alla lentezza. L’intero centro storico di Pennabilli è un mosaico fantasioso. Le tessere che lo compongono sono: L'orto dei frutti dimenticati, “un museo dei sapori” che raccogliere le piante scomparse e tante installazioni; La strada delle meridiane “per non dimenticare che il tempo si misurava con la luce”; L'angelo coi baffi, che è un “Museo con un quadro soltanto”; Il santuario dei pensieri un giardino per la meditazione e per il dialogo interiore; Il rifugio delle madonne abbandonate dedicate a quelle che adornavano le cellette; Il Mondo di Tonino Guerra, il Museo che offre uno sguardo a 360 gradi sulla sua opera e dove lo si incontra spesso. 


Sulla sponda del fiume grazie a un suo “grido per una cosa bella” è stato salvato Il Santuario di Saiano e nella media valle si avverte lo zampillio di altre fontane: L’albero dell’acqua a Torriana, La Fontana della Memoria a Poggio Berni. A Santarcangelo c’è il trionfo della sue ideazioni. La Fontana del Prato sommerso, La Fontana della Piazza Grande, La Fontanella di Francesca da Rimini, presso l’Hotel Il Villino, La Sangiovesa, rivisitazione moderna dell’antica osteria, scrigno di tantissime opere pensater da Guerra, perché “si mangia anche con gli occhi”.
L’Hotel della Porta custodisce una collezione di suoi rari Mosaici.


E a Riccione, davanti al mare, la grandiosa Fontana Il Bosco della Pioggia, in fondo a viale Ceccarini, un omaggio alla frescura che essa regala nelle calure estive.