Cercando il buono, in viaggio tra Valconca e Valmarecchia

48h | per tutti

1 Tappa

A fine estate e verso l’inizio dell’ autunno, lungo i sentieri delle colline riminesi è facile incontrare i “cercatori d’oro”, che viaggiano in gruppo o in solitaria, spesso accompagnati dai loro segugi. Stiamo naturalmente parlando del tartufo, spesso definito oro nero, oppure oro bianco a seconda della varietà, che troviamo sui banchi delle fiere preposte, come la ben nota di Sant’Agata Feltria.

Tutte le domeniche di ottobre, a Sant’Agata puoi immergerti nei profumi e nei sapori dell’autunno, gustare le numerose tipicità della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco pregiato, unire a questa l’esperienza dei vini e vivere dal vivo il momento della ricerca dell’oro insieme ai segugi addestrati.

Prima di lasciare Sant’Agata Feltria consigliamo una visita  al teatro Mariani, a Rocca Fregoso fino a scoprire il percorso delle fontane.

 

2 Tappa 

Dopo 20 minuti di auto arrivate a Talamello, la seconda tappa.

La sua Fiera dedicata al formaggio di fossa si svolge a novembre. Tonino Guerra aveva definito il formaggio di fossa “l’ambra di Talamello”, per via del colore che assumono le arenarie al momento della riapertura delle fosse. Durante la fiera questo piccolo borgo ospita bancarelle, conferenze e spettacoli. Gli stand gastronomici e i ristoranti offrono menù a base di formaggio di fossa e prodotti locali.

(Per info: https://www.comune.talamello.rn.it/vivere-talamello/fiera-formaggio-di-fossa)

Questo piccolo borgo è anche uno scrigno d’arte, non perdete quindi l’occasione per vedere il Crocefisso di Scuola giottesca (Giovanni da Rimini, 1300); la ‘Cella’, adiacente al cimitero, affrescata, nel 1437 da Antonio Alberti da Ferrara e il Museo-pinacoteca Gualtieri “Lo splendore del reale”, costituito dai 42 dipinti che il pittore italo-francesce di origini talamellesi Fernando Gualtieri ha donato al Comune.  

Il monte Pincio, invece, ricoperto da pineta e castagneti centenari è la meta ideale per escursioni e attività all’aria aperta, tra cui deltaplano e parapendio. I numerosi sentieri che si inerpicano per le pendici del monte, offrono scorci panoramici di grande suggestione.

 

3 Tappa

Spostandoci verso la valle del Conca arriviamo a Mondaino che dedica al noto tubero un’iniziativa autunnale dal titolo Fossa, tartufo e Venere, la terza domenica di novembre.

Mondaino è inoltre nota anche per i formaggi ed il miele, veri e propri tesori gastronomici.

Le fosse del “mulino della Porta di Sotto” rinchiudono nel profondo scrigno arenaceo preziose forme di pecorino che il riposo trasforma con caratteristiche uniche. 

Il miele, unito al formaggio di fossa, nasce nel rispetto della biodiversità, nelle varianti di cui la natura offre il fiore: acacia, rosmarino, tiglio, melata e millefiori. 

Assaporate questi prodotti direttamente sul territorio per vivere un’esperienza da ricordare.

Anche per i cercatori di funghi queste terre sono un vero paradiso, ricco e prezioso, perché tutte le varietà sono presenti, dai comuni porcini agli ovuli, ai chiodini, alle mazze di tamburo, alle manine, anche le più rare, come quelle primaverili, basti pensare al famoso fungo prugnolo, a cui è dedicata la quasi trentennale sagra di fine maggio a Miratoio di Pennabilli.

E accanto a funghi e tartufi, questa è anche la terra che offre asparagi selvatici, stridoli, raperonzoli, borraggine, malva, rosole e mille sane erbe di campo.