Tra pievi e monasteri

Un itinerario tra monasteri e pievi, le cui vicende sono spesso legate a quelle di grandi Santi che nel loro peregrinare ne hanno caratterizzato la storia, compiendo alcuni miracoli e dando vita a luoghi di grande spiritualità.

 

Partiamo dal centro di Rimini dove troviamo il più importante tra i conventi agostiniani, dedicato però a San Giovanni Evangelista, fondato nel 1200. Si tratta di una delle più grandi chiese della città e conserva nell’abside e nella cappella del campanile le maggiori e migliori testimonianze della Scuola pittorica riminese del Trecento.

 

Spostandoci verso Santarcangelo di Romagna troviamo la più antica pieve del riminese, dedicata all’Arcangelo Michele, patrono della città. La costruzione dell’edificio viene fatta risalire al VI sec. e riprende lo stile delle chiese bizantine di Ravenna. Purtroppo oggi si presenta spoglio del pavimento musivo e delle decorazioni marmoree di cui restano solo alcuni frammenti. Il luogo rimane comunque molto suggestivo ed invita al raccoglimento ed alla meditazione.

 

Pochi chilometri e arriviamo ai piedi del colle di Verucchio, dove sorgeva un romitorio. Qui San Francesco d’Assisi si fermò e compì alcuni miracoli. Il romitorio fu trasformato in convento, fatto risalire al 1215 e considerato il più antico edificio francescano della Romagna. Nel luogo in cui si trovava la cella del Santo è stata costruita una cappella. La chiesa ha un portale del ‘300 e un interno neoclassico, con coro rinascimentale intarsiato.

 

Sempre a Villa Verucchio si incontra anche l’antica Pieve di San Martino, rustica architettura romanico-gotica la cui datazione risale circa all’anno 990. La Pieve sorge su un declivio ombreggiato da ulivi ai piedi del roccione su cui si erge Verucchio.

 

Merita una visita anche il Monastero di San Lorenzo a Talamello, antica plebale e convento degli agostiniani fin dal 1300, dove troviamo un crocefisso attribuito a Giotto ma in realtà di Giovanni da Rimini. Tale crocefisso si rese più volte protagonista di guarigioni inspiegabili ed è per questo considerato miracoloso.

 

Ci spostiamo, infine, a San Leo dove sorge il Convento di Sant' Igne, risalente al XIII secolo e la cui fondazione è attribuita a San Francesco. La piccola chiesa, ad aula unica, conserva un segmento del tronco dell’olmo sotto il quale Francesco predicò a San Leo, abbattuto nel 1662. A lato della chiesa un semplice ma suggestivo chiostro e sul lato est la sala capitolare tipica dello stile gotico.

 

Sempre nella cittadina della Valmarecchia troviamo anche il Convento francescano di Montemaggio, organizzato intorno a due chiostri e caratterizzato da una neviera sotterranea, e la Pieve dedicata a Santa Maria Assunta dell’XI secolo, il più antico monumento religioso del Montefeltro. La tradizione vuole l’edificio innalzato sulla celletta dove San Leone si ritirava in preghiera. La pieve presenta una pianta basilicale a tre navate con cripta e presbiterio rialzato su cui si innalza il pregevole ciborio del IX secolo.