Da Rimini a Ponte Verucchio

Ciclopedonabile, riva destra fiume Marecchia.

Il presente percorso è tratto dalla guida “Sentieri” percorsi riminesi tra natura e storia, edita nel 2009 dalla Provincia di Rimini, Assessorato all’Ambiente e alle Politiche per lo Sviluppo Sostenibile.

Lungo il percorso c’è la segnaletica CAI col n. 017.  -  Lunghezza del percorso Km 20,6

Il percorso segue l’andamento della pista pedonale e ciclabile che da Rimini conduce a Ponte Verucchio, itinerario molto frequentato da camminatori, escursionisti e ciclisti.
Consigliamo di dotarsi di un buon binocolo per utilizzare al meglio le opportunità di osservazione della fauna ornitica della quale il Marecchia è ricco. La golena del Marecchia nel tratto che va da San Martino dei Mulini a Ponte Verucchio, con l’adiacente Oasi di Torriana e Montebello, per la sua valenza ambientale è stata riconosciuta come SIC (Sito di Importanza Comunitaria). Nell’insieme il SIC fluviale e collinare si estende per 2.232 ettari. I SIC sono ambiti destinati alla conservazione o ripristino di habitat naturali e delle specie selvatiche e fanno parte di una rete di aree tutelate (Rete Natura 2000) finalizzate alla salvaguardia della biodiversità delle regioni biogeografiche europee.

  • Si inizia dal Parco XXV Aprile, noto anche come Parco Marecchia. All’estremità del parco si trova il Ponte di Tiberio.  Attraversando il parco si aggirano i due campi di calcio e si arriva sull’argine del torrente Ausa.
     
  • Il canale deviatore dell’Ausa sbarra il passo per cui si devono discendere e risalire le pareti in cemento o utilizzare il vicino ponte pedonale. Di qui si riprende la pista e si superano le campate della Statale. Il tratto fino al depuratore di Rimini, a sinistra, è urbanizzato.
     

La vegetazione di greto riprende ora intensità e spessore, con formazioni palustri di alveo, bassure umide, boscaglie di riva. In questo tratto è frequente incontrare la tipica fauna legata agli ambienti umidi, sia in periodo di passo che in fase riproduttiva, in particolare i grandi trampolieri come aironi cenerini, le candide garzette, nitticore, tarabusini e anche il più raro airone bianco. Questi splendidi animali possono essere avvistati lungo l’intero percorso, in sosta o nei pressi delle garzaie. In sequenza, la pista passa a lato di una vecchia discarica di Rimini, segnalata da una collinetta coperta di vegetazione, e della zona militare di Spadarolo.

 

  • Oltre il ponte autostradale si supera il Rio Mavone, che qui si immette nel Marecchia, e l’impianto di tiro a volo. Successivamente si incontra la pista per aeromodelli.
     

Segue un lungo tratto dove gli elementi naturalistici sembrano riprendere il sopravvento. Gli ambienti a maggior grado di naturalità sono rappresentati da zone boscate, cespuglieti, prati aridi. A questi si aggiungono gli ambienti di greto in senso stretto, rappresentati dalle ghiaie mobili e da quelle semistabili, colonizzate da una specifica flora. A caratterizzare questo segmento, come gran parte della fascia varie specie di anfibi, rettili e micromammiferi. Nella vegetazione si celano caprioli, tassi e istrici, dei quali non è raro rinvenire gli aculei.

  • Il tratto che segue permette di raggiungere i ruderi di un vecchio ponte sul fiume Marecchia. Dopo un breve tratto si arriva la lago Santarini.
    Nei pressi di una curva a gomito si arriva ad un punto panoramico sul fiume raggiungibile seguendo il sentiero a destra. E’ di fronte all’ingresso del Parco pubblico Marecchia, all’altezza di Villa Verucchio (località Molino di Terrarossa).

 

  • Proseguendo lungo la pista tra il canale e i campi coltivati, si giunge ai campi da golf (Rimini - Verucchio Golf Club).
     
  • Seguire la pista per un lungo tratto poi avanti ancora sino al punto panoramico sulle gole scavate dal Marecchia. Si procede superando sulla sinistra La Tenuta Amalia di Villa Verucchio, prima di arrivare al parco Marecchia.
     
  • Si percorre il parco lungo il suo margine per tutta l’ampiezza avanti ancora e si superano in successione sulla sinistra le deviazioni che si raccordano alla Sp 258, (si abbandona sulla sinistra una freccia CAI con direzione Pieve)
     
  • Si prosegue sino a svoltare a sinistra , dopo un breve tratto in salita e si raggiunge la vecchia via Marecchiese.
     

Qui ha termine la ciclopedonabile su riva destra del fiume Marecchia. (Per il ritorno si può raggiungere il vicino abitato di Ponte Verucchio e servirsi dei mezzi pubblici) .