EVENTO TRASCORSO
Aspettando il Tour de France | In bicicletta fra sport e cultura
Comune di Rimini
30 – 31 maggio
Incontri in Cineteca, Tavole rotonde sul tema della bicicletta
- Giovedì 30 maggio | sala Cineteca | ore 17
L’emancipazione femminile in bicicletta con Eleonora Belloni (Università di Siena), La donna e la bicicletta Emilia Muratori (Sindaca di Vignola e Presidente dell’Unione Terre di Mezzo),
Storia di un esperimento modera Oriana Maroni.
Se oggi il rapporto fra il sesso femminile e la bicicletta è divenuto un fenomeno del tutto normale, per decenni, a partire dalla fine dell’Ottocento, l’opinione conservatrice ha ritenuto che una donna sulla sella di una bicicletta potesse costituire un attentato alla purezza. Non a caso l’opinione perbenista ritiene che l’andatura femminile possa costituire una via per il raggiungimento della emancipazione e dell’eguaglianza fra i sessi. Ciò che sconcerta il mondo mentale tradizionale è il fatto che la donna, da sempre accompagnata dall’uomo nei suoi spostamenti (a piedi, in carrozza, in treno), sulla bicicletta può andare sola. Si tratta dunque di un passo verso l’indipendenza e, proprio per questo la bicicletta viene eletta, a partire dall’inizio del Novecento, a simbolo dell’emancipazionismo femminile
Venerdì 31 maggio - sala Cineteca - ore 15.30
Il Tour de France visto dall’Italia con Stefano Pivato (Università di Urbino), Giro e Tour una storia comparativa Daniele Marchesini (Università di Parma), I protagonisti italiani al Tour, i protagonisti francesi al Giro Sergio Giuntini (SISS), Inviati e letterati italiani al Tour de France Nicola Sbetti (Università di Bologna).
Tra riconciliazione e rancore: i primi Tour de France in Italia dopo la Seconda guerra mondiale Alberto Molinari (SISS), Vincere il Tour: una questione di prestigio politico e sportivo modera Stefano Pivato
Alle 15 e 16 minuti di mercoledì 1° luglio 1903, a Montgeron, viene dato il via alla prima tappa del Tour de France. Lungo tutto l’arco del Novecento la corsa ha costituito il punto di riferimento del ciclismo internazionale: vincere al Tour ha costituito la definitiva consacrazione per la carriera di ogni ciclista.
Il giallo è nella storia del ciclismo colore più nobile e le motivazioni vanno ricercate certamente in fattori sportivi ma anche attraverso scenari e rituali simbolici che esulano dal puro fatto sportivo e che hanno contribuito ad enfatizzare nell’immaginario collettivo la «grande boucle».
Ingresso e partecipazione liberi e gratuiti.
Info: Biblioteca Gambalunga | tel. 0541.704486 |
Incontri in Cineteca, Tavole rotonde sul tema della bicicletta
- Giovedì 30 maggio | sala Cineteca | ore 17
L’emancipazione femminile in bicicletta con Eleonora Belloni (Università di Siena), La donna e la bicicletta Emilia Muratori (Sindaca di Vignola e Presidente dell’Unione Terre di Mezzo),
Storia di un esperimento modera Oriana Maroni.
Se oggi il rapporto fra il sesso femminile e la bicicletta è divenuto un fenomeno del tutto normale, per decenni, a partire dalla fine dell’Ottocento, l’opinione conservatrice ha ritenuto che una donna sulla sella di una bicicletta potesse costituire un attentato alla purezza. Non a caso l’opinione perbenista ritiene che l’andatura femminile possa costituire una via per il raggiungimento della emancipazione e dell’eguaglianza fra i sessi. Ciò che sconcerta il mondo mentale tradizionale è il fatto che la donna, da sempre accompagnata dall’uomo nei suoi spostamenti (a piedi, in carrozza, in treno), sulla bicicletta può andare sola. Si tratta dunque di un passo verso l’indipendenza e, proprio per questo la bicicletta viene eletta, a partire dall’inizio del Novecento, a simbolo dell’emancipazionismo femminile
Venerdì 31 maggio - sala Cineteca - ore 15.30
Il Tour de France visto dall’Italia con Stefano Pivato (Università di Urbino), Giro e Tour una storia comparativa Daniele Marchesini (Università di Parma), I protagonisti italiani al Tour, i protagonisti francesi al Giro Sergio Giuntini (SISS), Inviati e letterati italiani al Tour de France Nicola Sbetti (Università di Bologna).
Tra riconciliazione e rancore: i primi Tour de France in Italia dopo la Seconda guerra mondiale Alberto Molinari (SISS), Vincere il Tour: una questione di prestigio politico e sportivo modera Stefano Pivato
Alle 15 e 16 minuti di mercoledì 1° luglio 1903, a Montgeron, viene dato il via alla prima tappa del Tour de France. Lungo tutto l’arco del Novecento la corsa ha costituito il punto di riferimento del ciclismo internazionale: vincere al Tour ha costituito la definitiva consacrazione per la carriera di ogni ciclista.
Il giallo è nella storia del ciclismo colore più nobile e le motivazioni vanno ricercate certamente in fattori sportivi ma anche attraverso scenari e rituali simbolici che esulano dal puro fatto sportivo e che hanno contribuito ad enfatizzare nell’immaginario collettivo la «grande boucle».
Ingresso e partecipazione liberi e gratuiti.
Info: Biblioteca Gambalunga | tel. 0541.704486 |
Events may be subject to change, always contact organizers before going to the venue.
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Biblioteca Alessandro Gambalunga
0541 704326
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