Una giornata fra i gioielli di Talamello

La natura del Monte Aquilone, il gusto del formaggio di Fossa , l'arte giottesca e gli iper realismi di Fernando Gualtieri

Pubblicato il: 08-01-2024

Talamello, affacciata da un lato al Monte Pincio, e dall'altro al Monte Aquilone è la località che meglio di altre dialoga con i gioielli della Valmarecchia e del Montefeltro, il posto ideale dove ammirare le fortezze limitrofe di San Leo e Maioletto, controllando la vallata e la contigua città di Novafeltria.

La natura qui si prepara a dare spettacolo in ogni stagione, e la città, intima e raccolta, nasconde piccoli tesori di rara bellezza, in uno spaccato di tempo che dall’antico giunge fino ai nostri giorni, fra percorsi naturalistici, gastronomici e artistici.

 

Il paese, un piccolo borgo medioevale nel cuore del Montefeltro, ospita un primo gioiello d’arte: un crocefisso di scuola giottesca attribuito a Giovanni da Rimini e riportato agli antichi splendori grazie ad un recente restauro.
E già questo potrebbe bastare per meritare una visita al paese, ma le sorprese non mancano, perché è solo una breve passeggiata che ti porta ad una celletta votiva del XIV secolo di scuola ferrarese.
Una volta aperti i cancelli dove troneggia una coppia di “M”, è possibile ammirare gli affreschi con le scene dell’Annunciazione e della Madonna in Trono, accompagnate dall'Adorazione dei Magi, le due schiere di Santi, gli Evangelisti e i Dottori della Chiesa.

 

In sintesi, in pochi metri quadrati è possibile assistere allo spettacolo dell’arte e della pittura concepita e realizzata tra il gotico e l'inizio del rinascimento.

 

Ma non abbiamo ancora finito.
Forse non tutti sanno che Talamello ospita anche l’intera collezione di Fernando Gualtieri, un artista eclettico originario del posto, ancora vivente, che alterna la sua dimora fra Parigi e Viserba, con un ritmo costante che segue quello del passare delle stagioni.

 

Il pittore ha sempre condiviso il suo percorso artistico con la moglie Yvette, e ha donato a Talamello la sua collezione, oggi ospitata al Museo Gualtieri, il cuore più moderno della città.
La visita al Museo è un altro viaggio nella bellezza, abbracciati al racconto di una guida che ti porta alla scoperta degli iper realismi dei ricami e dei broccati delle tele, dei cristalli che rilasciano riflessi e fanno sottintendere altri mondi e altre visioni, dell’eleganza dei particolari esotici che richiamano i viaggi dell’artista.
Dentro gli spazi del Museo vivono più vite e più storie, in parte raccontate dai colori delle tele, in parte disegnate dalle poesie di Yvette.
Gualtieri e la moglie hanno unito i loro talenti e ne hanno fatto un’arte di vita.

 

Talamello ti offre infine un'ultimo gioiello, non meno importante degli altri: il suo formaggio di Fossa, ribattezzato da Tonino Guerra l'Ambra di Talamello,  per le inconfondibili sfumature del suo colore, l'inebriante profumo e l'irresistibile sapore.

Ogni anno a fine agosto il formaggio viene calato nelle apposite fosse, mentre il 25 novembre si celebra, con una festa, la "sfossatura" del formaggio.

Alla fine della visita, di Talamello porterai a casa l’arte di un tempo antico ma ancora attuale, i colori di una passeggiata nel cuore della natura del Montefeltro, i sapori antichi e mai perduti della tradizione romagnola.

 

Per tutte le info su Talamello

+ 39 0541 922893